Relazione sull’incontro pubblico “ Uno scatto di orgoglio per ripulire Sant’Anastasia dai rifiuti” svoltosi presso la sala consiliare il giorno 24 Settembre 2009.
Raccolta differenziata:
dopo un anno di disservizi l’Amministrazione comunale fa ancora promesse
Dopo oltre un anno dall’avvio del nuovo piano di raccolta dei rifiuti la situazione a Sant’Anastasia è ancora lontana dalla normalità:
- la raccolta differenziata (RD) funziona con tante deficienze,
- lo spazzamento delle strade è pressoché inesistente,
- le strade sono invase da minidiscariche,
- il verde pubblico abbandonato a se stesso. e, soprattutto, ancora interventi sporadici, spesso fatti alla vigilia di feste o in seguito a proteste.
Il giorno 24 Settembre l’associazione neAnastasis, facendo seguito ad un precedente incontro pubblico (3/4/2009), ha incontrato cittadini ed amministratori di Sant’Anastasia per fare il punto sulla raccolta dei rifiuti. In questo secondo incontro, l’associazione neAnastasis ha voluto evidenziare per prima cosa le condizioni essenziali previste dalla convenzione stipulata tra l’azienda del Comune AMAV e lo stesso Comune per lo svolgimento del servizio.
Ricordiamo che con l’avvio del nuovo Piano di RD porta-aporta (decorrenza 1 luglio 2008), il Comune ha integrato tale convenzione corrispondendo all’AMAV un aumento del canone di € 240.000. Riportiamo di seguito i punti più salienti della convenzione.
A) Oggetto: - raccolta e trasporto a recupero, riciclaggio o smaltimento dei rifiuti urbani, compresi gli ingombranti, i pericolosi e del servizio verde; - spazzamento e lavaggio strade ed aree pubbliche.
B) Parità di trattamento: - va garantita parità di trattamento, ad uguale condizione di servizio prestato, sia tra diverse aree geografiche d’utenza, anche quando le stesse non siano agevolmente raggiungibili, sia tra diverse categorie o fasce d’utenti.
C) Penalità (è espressa in lire in quanto la convenzione è del 2001, successivamente sono state stipulate delle semplici integrazioni):
- per inadempienze ritenute lievi, penale di £ 500.000.
- In caso di recidiva, penale doppia.
- In caso di reiterazione, penale di £ 2.000.000.
Il lungo e dettagliato reportage fotografico mostrato durante l’incontro, non solo ha confermato una situazione già riscontrata sei mesi fa, ma è una prova del fatto che tutti e tre i cardini della convenzione (punti A), B) e C) ) sono palesemente disattesi.
Il Piano è lacunoso, approssimativo e soprattutto non vengono attuate parti fondamentali (spazzamento, rimozione dei rifiuti con servizio ordinario, manutenzione del verde) né, a nostra conoscenza sono state applicate penali.
Durante l’incontro è stato mostrato un confronto tra la gestione dei rifiuti di comuni limitrofi, simili al nostro per numero di abitanti e superficie (Marigliano, Somma Vesuviana) e di un comune in provincia di Salerno (Mercato S. Severino).
E’ emerso che, a parità di spesa (2.4 milioni €/anno) e di numero di personale (circa 40), il Comune di Marigliano supera il 50% di RD, gestisce un’isola ecologica e garantisce lo spezzamento del paese. Analizziamo in dettaglio alcuni punti importanti discussi durante l’incontro.
Dai dati registrati sul sito della Provincia (sistema informativo della Provincia, SIR, che elabora i dati trasmessi dai Comuni) sembra che il tasso di raccolta differenziata durante l’ultimo periodo si sia attestato al 43% (per questo buon risultato il Comune ha anche ricevuto dalla Provincia un premio).
Pur ritenendo nel suo insieme questo risultato molto positivo, rimangono alcune perplessità. Infatti, rispetto al periodo precedente al prelievo porta-a-porta durante il quale i dati di raccolta erano forniti, su richiesta dell’Associazione, direttamente dall’AMAV, abbiamo constatato una riduzione mensile di circa 235 tonnellate di rifiuti prelevati (20% in meno).
Queste 235 tonnellate, se caricate tra i rifiuti indifferenziati, abbasserebbero la percentuale di raccolta differenziata di circa 10 punti percentuali.
Per spiegare simile riduzione, si possono fare diverse ipotesi.
1°- Il sistema di conferimento porta a porta comporta una riduzione di rifiuti prodotti dai cittadini; ipotesi che ci sembra poco plausibile.
2°- Sono prelevati dalle strade meno rifiuti rispetto a quelli prodotti; anche quest’ipotesi non è plausibile in quanto, con il passar del tempo, le strade dovrebbero essere sommerse dai rifiuti.
3°- Non tutte le quantità prelevate dei rifiuti sono comunicate ed inserite correttamente nel sistema informativo della Provincia.
Questa ipotesi potrebbe giustificare sia i motivi per i quali non è stato più possibile accedere ai dati di raccolta che l’AMAV trasmette al Comune sia le 6000 tonnellate di rifiuti in più che a gennaio 2009 sono state caricate nel sistema informativo in corrispondenza però del mese di febbraio 2008 e che non sono conteggiate dal sistema nel calcolo delle percentuali di differenziata né del 2008 né del 2009.
Saremo vigili nel monitorare il sistema e certamente presto o tardi scopriremo le ragioni di quest’anomalia.
Nel prosieguo dell’incontro sono state evidenziate una serie di aspetti negativi legate alla RD, allo spezzamento, allo stato delle strade e allla cura del verde pubblico. Molte di queste questioni, per la verità, erano state già segnalate nell’incontro di Aprile.
RACCOLTA DIFFERENZIATA
- Il giorno del conferimento della carta e della plastica resta un punto critico perché la carta viene sistematicamente non raccolta. L’effetto è l’accumulo di materiali conferiti nei giorni seguenti che comporta una rimozione indifferenziata di tutti i rifiuti. Infatti, sono sempre più numerosi i cittadini che denunciamo che il materiale differenziato viene mescolato. Questo disservizio è molto nocivo non solo perché rende vano il lavoro dei cittadini e porta in discarica materiale differenziato, ma, soprattutto, perché insinua nei cittadini il dubbio che “la RD è inutile perché tanto mescolano tutto”.
- Il modo di conferire i materiali potrebbe evitare questo problema e rendere più agevole e veloce il lavoro degli operatori. Basterebbe che l’AMAV installasse nei pressi dei condomini cartelli per indicare i luoghi (separati di qualche metro) dopo depositare le varie tipologie di materiale (carta, plastica e secco).
- Un altro problema riguarda l’uso dei sacchetti biodegradabili per l’umido. Occorrerebbe capire in modo chiaro se l’impianto di smaltimento accetta anche umido in sacchetti normali perla spesa. Se così fosse non si capisce perché far usare sacchetti costosi e poco pratici. Viceversa occorrerebbe istruire meglio i cittadini.
- Inoltre sono molti i condomini che, pur avendolo richiesto, non hanno ancora ricevuto i bidoncini per l’umido. Il ritiro delle buste rimane poi un servizio irregolare e scomodo.
- Le campane del vetro sono insufficienti e svuotate con grandi ritardi. A ciò si aggiunge il comportamento di alcuni cittadini che fanno per metà il loro dovere depositando buste con vetro accanto alle campane. L’effetto è un accumulo abnorme anche di rifiuti che proibisce l’accesso alla campane stesse. Anche qui urge un opera di sensibilizzazione. Nel frattempo però si potrebbe dare disposizioni agli operatori ecologici di supplire a questa carenza depositando dentro le campane il vetro.
- Per il ritiro degli ingombranti i tempi di attesa sono lunghi (anche di svariati mesi). E’ facile comprendere che questo incentiva i cittadini a disfarsi degli ingombranti in modo non idoneo. L’isola ecologica (che non c’è) potrebbe aiutare moltissimo.
SPAZZAMENTO DELLE STRADE
Lo spazzamento delle strade è limitato a pochissime strade del centro. Le rimanenti strade della periferia sono completamente abbandonate. Eppure la convenzione dice ben altro…… Ammesso che il personale sia insufficiente viene spontanea una domanda: perché non spazzare a rotazione le diverse strade? Perché non si usano con costanza le spazzatrici?
RIMOZIONE DEI RIFIUTI DALLE STRADE
Rimane molto critica la situazione dei rifiuti abbandonati impropriamente da cittadini “poco virtuosi” lungo le strade della periferia (persino sulle rampe della 268-bis). Fermo restando che questi comportamenti andrebbero sanzionati con interventi costanti di controllo del territorio e prevenuti con campagne di sensibilizzazione, l’AMAV non può esimersi l’onere di pulire comunque queste zone in modo “regolare”. Occorre evitare un accumulo di immondizia di mesi perché ”lo sporco richiama altro sporco” e perché “il troppo sporco richiede interventi straordinari e costosi”. Infine occorrerebbe installare in modo capillare cestini gettacarte per educare i cittadini ad un comportamento più civile.
MANUTENZIONE DEL VERDE
Questo è uno dei punti della convenzione più disatteso. Esso si limita, “una tantum”, al taglio delle erbacce in modo molto grossolano mediante trattore. Occorrerebbe invece un lavoro più di fino per rimuovere la zolla di erbacce sotto i cordoli dei marciapiedi. Inoltre occorrerebbe introdurre ex-novo il concetto di manutenzione di quel poco verde che abbiamo (cura e potatura degli alberi, allestimento di aiuole, etc.).
Durante l’incontro sono stati forniti altri suggerimenti come: - sottoporre a verifica il sistema di raccolta per individuare carenze ed anomalie;
- dislocare dei contenitori lungo le strade rurali su cui più si abbandonano rifiuti;
- avviare una campagna di sensibilizzazione sulla raccolta differenziata dei rifiuti;
- stimolare, promuovere e agevolare le iniziative dei cittadini (singoli ed in gruppi) a raggiungere risultati più incoraggianti;
- istituire un corpo di guardie ambientali per il controllo del corretto conferimento dei rifiuti;
- accelerare la realizzazione dell’isola ecologica;
- richiamare l’AMAV al rispetto delle norme contrattuali ed applicare le sanzioni previste in caso d’inadempienza;
- dirimere il conflitto di competenza con l’ANAS per liberare dai rifiuti le rampe d’accesso e le aree di sosta lungo la SS. 268.
Stupisce che molti di questi suggerimenti, semplici da realizzare ed a costo zero, non siano stati finora presi in considerazione dal gruppo dirigente dell’Amav (Presidente e Direttore) e del Comune (Assessore all’Ambiente e Dirigente del servizio Ambiente).
Dopo questa prima parte, sono intervenuti i rappresentanti dell’Amministrazione Comunale che hanno preso atto dei rilievi e dei suggerimenti esposti ed annunciato nuove iniziative.
Tra queste:
- acquisto di nuovi quattro automezzi per la RD;
- affidamento ad una ditta esterna il servizio di raccolta della carta (per sei mesi);
- assunzione a t.d di tre operatori ecologici in sostituzione di alcuni pensionamenti;
- affidamento di N.2 borse di studio per creare la figura di ambasciatori della RD;
- creazione di una unità di polizia ambientale;
- inizio della realizzazione dell’isola ecologica (entro la primavera 2010).
Molte di queste promesse erano state già fatte nel mese di Aprile (dagli assessori Esposito e Coppola) ed era stato garantito che fossero in fase avanzata.
Prendiamo atto dei ritardi ed auspichiamo che questa sia la volta buona per realizzarle. La nostra associazione vigilerà con ulteriori incontri e richieste di documenti per verificarne la veridicità, la fase e le modalità di attuazione.
Occorre però fare qualche osservazione alle iniziative che l’Amministrazione intende mettere in campo. In primo luogo nulla è stato detto su due questioni cruciali: lo spezzamento e la bonifica delle tante strade invase dai rifiuti.
Quali saranno i tempi e quali le modalità? Inoltre, alcune delle iniziative proposte dall’Amministrazione lasciano perplessi.
Ad esempio, la campagna di sensibilizzazione affidata a sole due persone ci pare inadeguata.
Non sarebbe meglio integrare questa iniziativa coinvolgendo le scuole e gli amministratori dei condomini?
Siamo convinti che le scuole potrebbero assolvere un compito educativo fondamentale, per non parlare delle ricadute sulle famiglie da parte dei ragazzi stessi.
Gli amministratori dei condomini, se opportunamente sensibilizzati, potrebbero svolgere un ruolo di raccordo per molti problemi di tipo organizzativi (che sono parecchi).
Infine, l’affidamento per soli sei mesi ad una ditta esterna il servizio della carta ha il sapore di un intervento tampone; ciò poteva essere accettato nei primi mesi dopo il varo del Piano di RD quando si sono da subito presentati alcune criticità.
Dopo oltre un anno che senso ha ancora questa provvisorietà?
Cosa accadrà dopo i sei mesi?
Per essere più espliciti: dopo due anni di amministrazione Pone non sarebbe il caso di capire quale assetto dovrà avere l’AMAV?
Tutti sappiamo che l’Amav è nata male (occorreva pensare dall’inizio ad una società consortile tra più comuni) ed è stata gestita per anni con logiche estranee a quelle di una azienda efficiente. Crediamo che mettere altre pezze complichiulteriormente la situazione.
Per concludere desideriamo far notare che l’incontro del 24 Settembre, nonostante concordato con largo anticipo in base alla disponibilità del Sindaco, non ha visto la sua partecipazione.
Così come abbiano notato l’assenza del Presidente e del Direttore dell’Amav, e del Comandante dei Vigili Urbani che ci sembrano parti in causa significative nel problema affrontato. Ma il grande assente della manifestazione è stata la politica: fatta qualche eccezione, la partecipazione di consiglieri comunali e di persone politicamente “attive” è stata molto scarsa.
Discutendo del grave degrado in cui versa il paese credevamo di portare all’attenzione della classe dirigente e politica del paese un problema importante e di attualità.
Evidentemente ci siamo sbagliati.
neAnastasis
Associazione Civica